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Bambini e tempi d’attenzione

“Mio figlio non mi ascolta!”

Il genitore ha provato a leggere dei libri per il suo bambino (soprattutto piccolino) ma si è accorto che non ascolta… e quindi ha smesso di leggere.

Questo è un comportamento molto comune da parte dei neo-genitori perché il pensiero diffuso è che sia inutile aprire un libro se il bambino non ascolta.

Quindi, cosa si può fare per allungare i tempi d’attenzione? Ci sono delle strategie per stimolare l’attenzione.

1 – In casa fornite ai bambini uno spazio che sia dedicato ai libri e a cui loro possano accedere in autonomia e lasciate maneggiare i libri senza paura che si strappino (al massimo si userà un po’ di scotch!). Come dico sempre, un libro non è stato amato, se non ha almeno il segno di un morso.

2- Portate sempre un libro in borsa in modo tale che il bambino possa essere intrattenuto in caso di necessità, ad esempio al ristorante, in fila dal pediatra…

3- Leggete per loro. Concedetevi del tempo per la lettura condivisa e soprattutto fatevi vedere mentre leggete: l’esempio è il miglior alleato per suscitare l’amore per la lettura.

4- Non criticate mai le loro scelte, magari hanno altri passatempi. D’altra parte la lettura non deve essere un obbligo ma un piacere.

5- Dedicate alla lettura del tempo esclusivo, quindi spegnete televisione, telefoni, musica e leggete. Non occorre forza il bambino, bastano pochissimi minuti per stimolare il loro interesse.

6- Se il bambino lo richiede, non annoiatevi di leggere e rileggere sempre la stessa storia perché la ripetitività aumenta la concentrazione.

7- Infine, ascoltate i bisogni del bambino perché una volta vorrà leggere, una volta vorrà guardare le figure, un’altra volta vorrà lanciare il libro…. e va bene così!

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